Umbertide Cambia: “La Giunta Carizia passacarte dello Stato, aumentano i trasferimenti ma la tassazione resta al massimo”

UMBERTIDE – “C’era la necessità e la possibilità, soprattutto con i tanti soldi piovuti dallo Stato di avviare una politica di bilancio riformatrice che invece il Comune di Umbertide non ha nemmeno pensato di fare”. E’ questa, in sintesi, la valutazione del capogruppo di Umbertide cambia Gianni Codovini sul bilancio consuntivo 2021, approvato giovedì dal Consiglio comunale.

“Se l’anticipazione di cassa è stata sensibilmente ridotta e l’indice dei pagamenti risulta positivo, così come è migliorato il controllo di gestione interno, – spiega il consigliere di Uc –  permangono però gli stessi problemi di quattro anni fa. E sono più gravi dal momento che il Comune si è giovato del flusso enorme di trasferimenti e risorse dallo Stato dovuto alla pandemia: si tratta di una somma che per il 2020 e il 2021 è pari a 5.814.00 euro (2.843.000 nel 2021!), che ha permesso peraltro un positivo avanzo libero di 240mila euro. Ma proprio per questo – sottolinea Codovini – non si capisce come ancora risulti massima la pressione fiscale con Imu e addizionale Irpef, mentre è aumentata la Tari per le utenze domestiche”.

Per Umbertide Cambia quindi “la Giunta Carizia si è limitata a fare il passacarte dello Stato, con una posizione passiva da cassettista, – dichiara – quando invece vi era e vi è la necessità di una politica riformatrice, soprattutto sulla grave questione dei residui attivi, crediti accertati ma non riscossi che il Comune vanta, dovuti per tasse, imposte, multe, tariffe dei servizi”

Critiche da parte di Umbertide Cambia sono state espresse anche in merito alla gestione delle società partecipate dal Comune, in particolare Prosperius e Multiservices; nello specifico per la società di distribuzione del gas, il contratto di appalto scade il prossimo anno ma “la Giunta – afferma ancora Codovini – non ha ancora detto una parola sulla strategia industriale e amministrativa, con l’alto rischio di smantellamento di una società dalle enormi potenzialità”.