Carizia: “Disastri strutturali enormi, intere frazioni sono andate distrutte”

UMBERTIDE – Il terremoto del 9 marzo scorso è stato devastante perché, pur non avendo fortunatamente causato morti né feriti, ha letteralmente distrutto intere comunità. Sono le parole del sindaco Luca Carizia che questa mattina, con un po’ di commozione, ha aperto al conferenza stampa convocata al C.O.C. per fare il punto della situazione sull’emergenza terremoto.

Al tavolo con lui la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale Enrico Melasecche, il gen. Francesco Notaro direttore regionale dei Vigili del fuoco dell’Umbria, il direttore regionale della Protezione Civile Stefano Nodessi, il direttore regionale della Sanità Massimo D’Angelo e la vicesindaco del Comune di Umbertide Annalisa Mierla.

“E’ una situazione che non auguro a nessuno, da tre giorni vivo emozioni e sentimenti che non si possono descrivere”, ha esordito il sindaco Carizia, che ha subito ringraziato, oltre alle autorità presenti, tutti coloro che si sono immediatamente attivati per far fronte all’emergenza, a partire da Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Croce Rossa.

“Quello del 9 marzo è stato un terremoto che ha causato disastri strutturali enormi, intere frazioni sono andate distrutte, a Pierantonio gli edifici sono quasi completamente inagibili -ha detto Carizia – La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno fatto un lavoro incredibile, alle 23 di giovedì sera erano già stati montati i tre posti di accoglienza, ma dobbiamo già lavorare in prospettiva per dare una risposta alle tante persone che all’improvviso hanno perso la loro abitazione e quanto costruito con anni di sacrifici”.

Nelle tre notti successive al sisma, sono state circa 115 le persone ospitate nei centri di accoglienza (in media 90 presso la palestra di Pierantonio e 25 nella palestra della Di Vittorio) ma il numero è destinato a salire, a mano a mano che proseguono i sopralluoghi e con essi le dichiarazioni di inagibilità. Molte delle persone che sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni sono attualmente ospitate presso amici e parenti e si stima che gli sfollati, che ad oggi sono circa 200, possano raggiungere le 500 unità.

Intanto in 48 ore i tecnici della Protezione civile e della Regione Umbria hanno effettuato 60 verifiche tecniche presso edifici pubblici e privati, dando priorità alle scuole (che sono risultate tutte agibili ad eccezione della primaria e della secondaria di primo grado di Pierantonio), all’ospedale e ad abitazioni in cui vivono disabili. In tutto sono attualmente 300 le richieste di sopralluogo pervenute agli uffici del Comune a cui verrà data risposta nei prossimi giorni. Per quanto riguarda gli edifici privati, su 23 verifiche tecniche, sono state eseguite ben 16 dichiarazioni di inagibilità.

Continua senza sosta anche il lavoro dei Vigili del Fuoco, chiamati ad effettuare le prime verifiche speditive rapide, per poter fare una valutazione della situazione e stabilire quindi come intervenire successivamente in base alle priorità. Ad oggi sono state effettuate 365 verifiche (quick triage) e 297 interventi di assistenza alla popolazione.