Terremoto, sono 32 gli sfollati che vivono in palestra

UMBERTIDE – Sono 32 gli sfollati ancora oggi ospitati presso il centro di accoglienza di Pierantonio. A dichiararlo è l’Amministrazione comunale di Umbertide che in una nota ha snocciolato i numeri dell’emergenza abitativa causata dal sisma del 9 marzo.

Dei circa 800 sfollati totali dei comuni di Umbertide, Perugia e Gubbio, 580 hanno trovato immediatamente una autonoma sistemazione, mentre gli altri 220 sono stati collocati nei tre centri di accoglienza allestiti subito dopo le scosse (Cva Sant’Orfeto, palestra Pierantonio e palestra Di Vittorio).

Ad oggi rimangono presso la palestra di Pierantonio, unico centro ancora aperto, 32 persone per un totale di 13 nuclei familiari. La spesa a carico della pubblica amministrazione per i centri di accoglienza, dal 9 marzo ad oggi, è stata di circa 100mila euro, comprensivi di riscaldamento, manutenzioni ordinarie e straordinarie, illuminazione, pulizie e pasti, e a queste dovranno essere aggiunti i costi per le utenze di luce, acqua e gas.

I nuclei familiari ancora presenti all’interno del centro di accoglienza di Pierantonio sono stati convocati ed ascoltati dai servizi sociali del Comune per capire le problematiche di ciascuno, prospettando loro due soluzioni: il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) oppure il Sae (Soluzione abitativa di emergenza), ovvero le cosiddette casette, soluzione quest’ ultima che è stata rifiutata da quasi tutti gli sfollati (soltanto due persone avevano optato per queste).

Nel frattempo, praticamente tutte le famiglie, 12 su 13, hanno fatto domanda per accedere ai Contributi per l’autonoma sistemazione, ovvero sostegni economici da 400 a 900 euro al mese in base al numero dei membri del nucleo familiare.

Accendendo al Cas, i terremotati dovranno autonomamente trovare una soluzione abitativa, con la certezza però di avere un contributo per pagare l’affitto per la durata, ad oggi, di dodici mesi a partire dal giorno dell’ordinanza di sgombero. ora non hanno ritenuta idonea nessuna soluzione. Sono state inoltre contattate tutte le attività produttive colpite e inagibili e da ognuna si stanno ricevendo i preventivi di spesa per il loro ricollocamento, con il supporto di tutto l’ufficio tecnico per le eventuali soluzioni a disposizione.